da "uomini e profeti" trasmissione di radio tre.
Domenica 10 aprile 2016 - Questioni. “Anima mundi: la
rivoluzione quantistica e la complessità del reale” con Augusto
Shantena Sabbadini
la bellezza di un frattale
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Nutriamo spesso la tentazione di comprendere come stanno insieme le
piccole tracce delle nostre esistenze, e delle esistenze più piccole
delle nostre, con la grandezza del cosmo, dei mondi, degli universi,
e continuiamo a porci sommessamente la domanda: come si rapporta il
ritmo convulso di una vita con il silenzio infinito dello spazio,
che rapporto ci può essere tra la nostra caotica libertà e l’ordine
che ci pare di intravedere nelle geometrie delle stelle e delle
galassie? Un tempo l’interrogazione religiosa si interrogava
indistintamente su cosmo e mondo. Quando è avvenuta la scissione tra
ricerca intorno all’anima e ricerca intorno al mondo? E davvero
responsabili di questa scissione sono soltanto le religioni o anche
le scienze han contribuito alla separazione tra coscienza e materia?
Con Augusto Shantena Sabbadini, che è stato altre volte nostro
ospite per la lettura di alcuni testi delle spiritualità orientale,
oggi ci avventuriamo nel terreno della fisica quantistica. Perché ci
interessa oggi anche in campo umanistico o religioso? Che cosa può
cambiare una sua conoscenza? Che cosa suggerisce al pensiero
contemporaneo?
Avremo, crediamo, molte sorprese.
Suggerimenti di lettura
Augusto Shantena Sabbadini,Pellegrinaggi verso il vuoto.
Ripensare la realtà attraverso la fisica quantistica, Lindau,
Torino 2015
Augusto Shantena Sabbadini
Parole
Il confine tra ordine e caos ci appare oggi assai più labile di un
tempo. Ci appare come una regione interessante e feconda: è questa
regione che dobbiamo studiare se vogliamo sperare di comprendere i
processi che hanno a che fare con la vita
L’indeterminatezza che si manifesta nei componenti elementari è la
vita stessa
Augusto Shantena Sabbadini
Quando gli atomi precipitano nel vuoto per effetto del loro peso, le
loro traiettorie presentano minuscole deviazioni imprevedibili in
luoghi e istanti imprevedibili ... Se non ci fossero queste
deviazioni gli atomi precipiterebbero diritti nelle profondità del
vuoto, come gocce di pioggia, non vi sarebbero tra esse collisioni,
e la natura non potrebbe produrre alcunché
Tito Lucrezio Caro