3 giorni di pace e di musica

Posted on January 24th, 2008 by Metamorphosis Design

Il festival di Woodstock si svolse nei giorni 15, 16, 17 agosto 1969  a Bethel, piccola località della contea di Sullivan nello stato di New York  e fu probabilmente il più importante evento collettivo nella storia della musica.

Organizzato come un semplice rock festival di provincia, accolse inaspettatamente per tre giorni e tre notti più di 400.000 giovani (secondo fonti non certe si arrivò addirittura al milione persone).
L'importanza storica di questo evento dipese tanto dal punto di vista musicale, quanto da un punto di vista politico e sociale: le date in cui ebbe luogo, infatti, vengono fatte coincidere con la consacrazione mediatica della rivoluzione culturale del '68  e il culmine dell'era hippie.

Migliaia di giovani americani, per tre giorni, abbandonarono i propri interessi personali per dedicarsi a qualcosa che, a posteriori, viene visto come un sogno collettivo di riforma della società.

Ogni dieci anni il festival viene riproposto, ospitando artisti della prima edizione o delle edizioni precedenti ed artisti contemporanei: questi eventi sono diventati degli importanti appuntamenti sociali poiché descrivono, attraverso la musica e coloro che vi partecipano, le mutazioni della società, in particolare di quella statunitense.

Indice [nascondi <javascript:toggleToc()>] 1 Elenco artisti presenti 2 Il film 3 Il disco 4 Altri progetti 5 Collegamenti esterni

 

Elenco artisti presenti 

Di seguito un elenco di artisti che presero parte al festival (il Jeff Beck Group era in scaletta, ma non è mai apparso sul palco):

 

Il film 

Su questo evento è stato girato anche un film/documentario, vincitore del premio Oscar come miglior documentario.

Il disco 

L'evento ha naturalmente consentito anche di pubblicare un album doppio, come colonna sonora originale del film (Atlantic Records Cat# SD 500-2).

Elenco dei brani presenti nell'album originale del 1970:

  1. John B. Sebastian - I Had A Dream
  2. Canned Heat - Going Up The Country
  3. Richie Havens - Freedom
  4. Country Joe & The Fish - Rock & Soul Music
  5. Arlo Guthrie - Coming Into Los Angeles
  6. Sha-Na-Na - At The Top
  7. Country Joe McDonald - The "Fish" Cheer
  8. Country Joe McDonald - I-Feel-Like-I'm-Fixin'-To-Die Rag
  9. Joan Baez & Jeffery Shurtleff - Drug Store Truck Drivin' Man
  10. Joan Baez - Joe Hill
  11. Crosby, Stills & Nash - Suite: Judy Blue Eyes
  12. Crosby, Stills, Nash & Young - Sea Of Madness
  13. Crosby, Stills, Nash & Young - Wooden Ships
  14. The Who - We're Not Gonna Take It (from "Tommy")
  15. Joe Cocker - With A Little Help From My Friends
  16. Santana - Soul Sacrifice
  17. Ten Years After - I'm Going Home
  18. Jefferson Airplane - Volunteers
  19. Sly & The Family Stone - Medley: Dance To The Music / Music Lover / I Want To Take You Higher
  20. John B. Sebastian - Rainbows All Over Your Blues
  21. Paul Butterfield Blues Band - Love March
  22. Jimi Hendrix - Star Spangled Banner
  23. Jimi Hendrix - Purple Haze & Instrumental Solo

Successivamente (1994), in occasione del 25° anniversario, la Atlantic ha pubblicato un CD triplo.

Woodstock

Per molti fu la tre giorni di “pace, amore e musica”. Per molti altri - come per Billy Joel, che era lì nel pubblico – fu una tre giorni di “pioggia, fango e piscio”. Per i media fu l’occasione di prendere in giro la generazione dei figli dei fiori, il loro radunarsi e credere ingenuamente nell’amore universale e nelle buone vibrazioni. Per chi era lì fu l’occasione di dimostrare che quella generazione, e i suoi sogni, esistevano davvero. Per tutti allora, e ancora oggi, a più di 35 anni di distanza, fu Woodstock, un’idea semplice che lentamente, e poi sempre più velocemente, superò se stessa e le proprie intenzioni per diventare leggenda.

Doveva tenersi a Woodstock, nella contea di Ulster, stato di New York, ed essere un concerto a pagamento. Una tre giorni di musica che tuttavia rischiò di tramontare quando le proteste della cittadinanza costrinsero le autorità a negare l’autorizzazione. Un giovane fattore della zona, Sam Yasgur, convinse suo padre Max ad affittare agli organizzatori del Festival la sua enorme tenuta, situata appena più a sud-ovest di quello che avrebbe dovuto essere il luogo prescelto. Doveva essere un colpo facile: affittare il proprio appezzamento di terra per un concerto a pagamento che si pensava avrebbe richiamato al massimo 50mila persone. Ma le cose andarono assai diversamente.

Il 15, il 16 e il 17 agosto 1969 nella tenuta di Sam Yasgur si radunarono tra i 400mila e i 600mila giovani, arrivati tra il 14 e il 15 stesso: l’inattesa fiumana di gente mandò al collasso l’intera contea. Il traffico era bloccato in entrata e in uscita dal festival per una decina di miglia; problemi igienici si affiancarono a quelli alimentari, dal momento che anche i rifornimenti di cibo erano bloccati. Gli artisti e le unità d’emergenza si muovevano con una piccola flottiglia di elicotteri. A proposito di artisti, contando sulle entrate provenienti dai biglietti, gli organizzatori non avevano badato a spese nell’ingaggiarne alcuni tra i migliori su piazza: avevano chiuso subito con i Jefferson Airplane, e poi Jimi Hendrix, The Band, The Who, Janis Joplin, Santana, Crosby, Stills, Nash & Young…e decine di altri. Ma l’affluenza enorme, e la facilità con cui si poteva accedere al prato eludendo la sorveglianza, insufficiente per un’area così estesa e poco presidiabile, fece morire sul nascere l’idea di far entrare al Festival solo chi aveva il biglietto. Woodstock divenne gratuito, e alla realizzazione di un film, diretto da Michael Wadleigh, e di un disco live, furono lasciate le speranze di recuperare qualcosa di quanto speso.

A Woodstock ci fu spazio per tutto. Per la sperimentazione di ogni tipo di droga e di esperienza lisergica, per l’amore libero tanto decantato dai media, per momenti di grande comunione e fratellanza, per il maltempo incarnato da una pioggia battente che costrinse alcuni musicisti – i Grateful Dead per tutti - a suonare a rischio della vita, con i piedi immersi nell’acqua, per filmare quello che a detta di tutti era uno scenario veramente incredibile: dal palco l’orizzonte era completamente pieno di teste, che sembravano arrivare all’infinito. Ma soprattutto ci fu il tempo e il modo per celebrare una generazione e la sua musica, tanta, unica, meravigliosa. Di fronte a quello sterminato pubblico, forse inconsapevoli del momento che per alcuni di loro (Richie Havens, Santana, Jimi Hendrix, Joe Cocker) sarebbe stato considerato a posteriori il momento più alto della propria carriera, gli artisti giocarono le proprie carte di intrattenitori, musicisti, sciamani, sballati, sognatori. In tre giorni salirono sul palco gli eroi di Woodstock: Richie Havens, Sweetwater, Bert Sommer, Tim Hardin, Ravi Shankar, Melanie, Arlo Guthrie, Joan Baez, Quill, Country Joe McDonald, John Sebastian, Keef Hartley Band, Santana, Incredible String Band, Canned Heat, Grateful Dead, Creedence Clearwater Revival, Janis Joplin, Sly and the Family Stone, The Who, Jefferson Airplane, Joe Cocker, Country Joe and the Fish, Leslie West, Mountain, Ten Years After, The Band, Johnny Winter, Blood, Sweat and Tears, Crosby Stills Nash & Young, Paul Butterfly Blues Band, Sha Na Na, Jimi Hendrix. Fu un momento unico nella storia della cultura giovanile, tanto da essere usato come pietra di paragone per tutti i Festival a venire e come evento epocale: “ogni generazione ha diritto alla sua Woodstock”. Di certo, il remake del Festival avvenuto nel 1994, a 25 anni di distanza dall’originale, non ebbe lontanamente la stessa ripercussione culturale e sociale. Woodstock 1969 è destinato a essere per sempre e a racchiudere dentro di sé il segreto della sua leggenda